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 padrino

Questa è una

Proposta che

non potrete

Rifiutare . . .

 

Ricordatece lo chiede l’Europa”, sposato dai vari governi ? Oggi, nella nostra piccola realtà di dipendenti telefonici, la Telecom sta sposando slogan molto simili. Ad esempio “ce lo chiede il mercato” o “ce lo chiede l’AGCOM”.

In relazione proprio a quest’ultima trovata, questi giorni, per introdurre in ambito Open Access dei turni devastanti, l’Azienda ha evidenziato che, qualora non riuscirà a rispettare quanto disposto dalla stessa Autorità Garante delle Comunicazioni sui vincoli temporali dei servizi forniti agli OLO, le multe saranno “miliardarie” (sic!).

Non è per nulla casuale che sull’onda di questa “forte preoccupazione”, l’azienda stia richiedendo turni assurdi specialmente sui settori dedicati all’Assurance, dall’ASA ai Tecnici AOU alle strutture di governo delle AOL.  Ma le cose stanno realmente in questi termini ?

Per scoprirlo è opportuno fare una disamina delle più recenti delibere emanate dalla stessa AGCOM:

  1.        Delibera 34/14//CONS: parla di inadempienze “nelle procedure di attivazione e migrazione”.
  2.        Delibera 168/15/CIR: conferma che Telecom ottempera alle tempistiche per la risoluzione dei guasti su WLR.
  3.        Delibera 683/15/CONS: conferma per il 2016 gli obiettivi di qualità per l’assistenza clienti del servizio universale già stabiliti .
  4.        Delibera 680/15/CONS: evidenzia che nel 2014 la Telecom non ha rispettato gli obiettivi sui tempi di fornitura nell’allacciamento iniziale e sui tempi di risposta alle chiamate ai servizi di assistenza clienti.
  5.     Delibera 623/15/CONS: si riferisce all’alto tasso dei rifiuti (cd. KO) sui servizi di Provisioning ed al mancato rispetto della Data Attesa Consegna (cd. DAC) sempre sui servizi Provisioning, quindi servizi di attivazione e migrazione. La stessa delibera parla anche di “criticità strutturali in relazione alla qualità della rete”, da qui il problema di una serie di disservizi/degradi ripetuti, per poi impegnarsi ad applicare congrue penali per ritardi e inadempienze sui servizi di Provisioning ed Assurance, indicando contestualmente delle tempistiche sulla risoluzione dei guasti.

 

Dunque risulta evidente che i problemi più salienti evidenziati dall’AGCOM sono sul Provisioning e non sull’Assurance, dove invece le cause maggiori nascono dal degrado della rete e quindi dai scarsi investimenti.

Quindi non è l’AGCOM a pretendere i turni che Telecom sta chiedendo. La sensazione è che l’azienda stia mettendo in piedi una semplice operazione di immagine solo per dimostrare la sua buona volontà a “mettersi in riga”.

Peccato che questi turni vadano a compromettere seriamente la vita privata dei lavoratori ed è intollerabile che, dopo la famosa bufala del Caring, grazie alla quale Telecom aveva incassato l’accordo del 27 Marzo 2013, ora si inventi la bufala del “ce lo chiede l’AGCOM” ! Per la cronaca la storia è la medesima anche per l’informatica (Telecom IT), rea di aver respinto la nuova solidarietà accettata invece da CISL, UIL e UGL in Telecom. Anche li è rispuntata la solita minaccia di esternalizzare tutto il cucuzzaro informatico perché i lavoratori e i sindacati sono stati cattivi non accettando le sane soluzioni proposte da azienda e sindacati firmaioli. 

Con queste premesse, oggi Telecom, in fretta e furia, vorrebbe applicare dei turni in ambito Open Access, analizzati solo da una sedicente “commissione tecnica” improvvisata e, solo in seconda battuta, con le RSU a livello locale.

QUELLO CHE È NECESSARIO È UN CONFRONTO POLITICO A MONTE DI TALI QUESTIONI, TUTT’ALTRO CHE SCONTATE, PRIMA CHE UN CONFRONTO TECNICO SU INACCETTABILI PROPOSTE DI COPERTURA TURNI

 

  
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