Negli ultimi mesi si sono fatte pressanti le segnalazioni dei lavoratori circa lo stress accumulato durante l’espletamento del lavoro quotidiano.
Alle continue richieste di aumento di produttività hanno sicuramente contribuito gli effetti degli accordi del 27 marzo 2013 e l’insufficiente adeguamento dello stress lavoro correlato.
In ambito Caring, oltre alle richieste pressanti di attivazioni, gravano la timbratura in postazione, i tempi legati al “non pronto” e la scarsa alternanza tra lavoro di front-end e back-office.
In ambito Open Access, la franchigia, le nuove turnazioni introdotte unilateralmente da TIM, l’aumento esponenziale di norme, indicazioni aziendali inviate ai lavoratori tramite frequenti mail e la carente Sicurezza sul Lavoro, sono tra le altre principali cause dello stress.
La situazione si aggrava con il controllo individuale dei lavoratori perpetrato quotidianamente in tutti i settori, attraverso i sistemi aziendali creati in totale violazione degli accordi stipulati tra TIM e CGIL-CISL-UIL.
Snater ha tentato di affrontare con l’azienda l’inadeguatezza della valutazione dello Stress Lavoro Correlato, la mancata valutazione del rischio e relativa informazione/formazione ai lavoratori sul rifornimento carburante iperself, il microclima non a norma, le pulizie scadenti nei luoghi di lavoro, il vestiario non appropriato, i permutatori non a norma con continuo rischio di elettrocuzione.
Per alcuni di questi aspetti Snater ha già provveduto alla segnalazione alle Autorità Competenti ed altri li sta segnalando, ma gli uomini aziendali preposti al rispetto della sicurezza, remano contro i lavoratori (in totale violazione del D.Lgs. 81/2008) raccontando agli ispettori PSAL una realtà falsata che ritarda o addirittura evita la risoluzione delle irregolarità introducendo ulteriore stress.
Snater deve altresì rimarcare l’inconsistente verifica delle OO.SS. che hanno sottoscritto i vari accordi; infatti, nonostante le denunce dei lavoratori, i controlli a distanza sui singoli vengono fatti sistematicamente dai responsabili attraverso programmi e procedure che estrapolano dati puntuali in tempo reale sulle attività, gli orari e la localizzazione del singolo lavoratore.
Dietro alla parola produttività ormai vengono costantemente mascherati i guadagni unilaterali del “Magnagement” ed il taglio del costo del lavoro a senso unico; il tutto a scapito della qualità della vita lavorativa dei dipendenti sottoposti ormai a livelli costanti di stress.
Snater non sta davvero a guardare, presto ci saranno importanti novità in merito!
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