Nel 2013 l’accordo sulla franchigia fu sottoscritto dai semprefirmatari (cgilcisluil&ugl), che lo “vendettero” come una conquista, tra l’altro in cambio di internalizzazioni di lavori mai visti.
SNATER non solo non firmò l’accordo, ma iniziò una battaglia legale che ha visto la vittoria con la sentenza di Ancona che ha portato nelle tasche del lavoratore 8.000 (ottomila) euro di arretrati.
La sentenza di Ancona prende spunto dalla decisione della corte europea che ha sancito che il tempo di andata e ritorno dal cliente è orario di lavoro.
Ora la Telecom si appresta a metterci una pezza cercando un nuovo accordo con i semprefirmatari; e proprio in questi giorni la CGIL (semprefirmataria) se ne esce affermando che “a causa della sentenza vittoriosa dello SNATER ci sarà un accordo al ribasso” ! Se fosse dipeso da loro si sarebbe ottenuto chissà quale risultato . . . peccato si siano dimenticati di fare causa.
Insomma avrebbe sbagliato lo SNATER a fare causa !
La verità è che se la Telecom è costretta a rifare l’accordo sulla frachigia (e magari a sganciare qualche euro di arretrati) è solo merito della Corte Europea e dell’unico sindacato che ha portato l’azienda in tribunale. lo SNATER.
Inoltre comunichiamo ai semprefirmatari che vinceremo anche le cause contro la timbratura in postazione. Quindi, se volessero rivedere l’accordo per tempo . . . altrimenti sarà sempre colpa dello SNATER sconfiggere Telecom e i semprefirmatari.
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