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Mancato rientro incentivato ovvero, il cavallo di troia per reintrodurre il cottimo

Quello che potete leggere qui sotto è l'ultimo "dono" rifilatoci dell'azienda in occasione della disdetta del ii° livello del 2008 e dell’introduzione del nuovo regolamento (ricatto) aziendale

 

08 Febbraio 2017 
 ReteMR MancatoRientro

Quello che potete leggere qui sotto è l'ultimo "dono" rifilatoci dell'azienda in occasione della disdetta del ii° livello del 2008 e dell’introduzione del nuovo regolamento (ricatto) aziendale

I tecnici usufruivano del "mancato rientro in sede", una cifra giornaliera che era stata concordata anni fa in quanto l'azienda voleva evitare che i tecnici, una volta fuori per lavoro, rientrassero in sede per il pranzo e ripartissero dalla sede dopo pranzo, in modo da recuperare tempo evitando questo tipo di spostamento.

L'accordo prevedeva quindi che il tecnico non rientrasse più in sede (mancato rientro) per la pausa pranzo. Tale accordo stabiliva che al tecnico fosse corrisposta una cifra giornaliera legata appunto al mancato rientro in sede.

In questo modo l'azienda otteneva un notevole aumento della produttività azzerando i tempi di spostamento, ed il tecnico vedeva riconosciuto il mancato rientro legato alla presenza al lavoro.

Ora l'azienda, da febbraio, toglierà unilateralmente ai tecnici tale indennità mantenendo però, secondo le sue disposizioni, il fatto che il lavoratore non rientri in sede (legalmente impugnabile). Ma non è finita qui: il 25 gennaio è uscito un nuovo regolamento aziendale "Nuove forme di incentivazione" che prevede la possibilità per i tecnici di recuperare il mancato rientro, a patto di sottoporsi ad una sorta di controllo individuale (vedi stralcio riportato sotto).

Ovvero: io azienda misuro la tua prestazione singola secondo gli obiettivi che di volta in volta ti dò e, se farai tutto bene, potrai riprendere tutto o in parte il mancato rientro ! Insomma per ridarti quanto prendevi prima, devi accettare il controllo individuale. La tua prestazione effettiva sarà misurata con i parametri aziendali.

In sintesi: quello che l'azienda chiama nuove forme di incentivazione non è altro che il cavallo di troia per introdurre il cottimo, che in prima battuta riguarderà solo i tecnici ma poi verrà applicato a tutti i lavoratori introducendolo sullo stipendio ! (strada già tentata da TIM, col controllo a distanza al Caring, il 18 dicembre 2014 con tanto di firma di cgilcisluil&ugl e poi sonoramente bocciato dai lavoratori con il referendum).

Ci auguriamo che questa richiesta aziendale non venga avallata da nessuna sigla sindacale.

REGOLAMENTO AZIENDALE

NUOVE FORME DI INCENTIVAZIONE - ferma restando in generale la possibilità di riconoscere un premio di risultato comunque correlato ad ''incrementi di produttività, di qualità e di redditività o ad altri elementi rilevanti ai fini della competitività aziendale nonché ai risultati di cui all'andamento economico della società'' (CCNL art. 44), è prevista l'istituzione, a partire dal mese di febbraio p.v., di un sistema di incentivazione che premi l'apporto individuale degli addetti ''On Field'' con un monte premi complessivo da distribuire pari o superiore al costo sostenuto dalla società per il superato c.d. mancato rientro in sede.”

  

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