Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva
 

Dai Clat allo SNATER una storia importante

Siamo nel 1985. I lavoratori di Italcable decidono che i sindacati di allora, fondamentalmente sempre CGIL, CISL e UIL, a seguito di un contratto disastroso, non rappresentano adeguatamente le loro istanze; allora, guidati da un primo gruppo di sindacalisti fuoriusciti dai confederali stessi, cercano casa...

 

10 Febbraio 2017 
 DaiClat

Siamo nel 1985. I lavoratori di Italcable decidono che i sindacati di allora, fondamentalmente sempre CGIL, CISL e UIL, a seguito di un contratto disastroso, non rappresentano adeguatamente le loro istanze; allora, guidati da un primo gruppo di sindacalisti fuoriusciti dai confederali stessi, cercano casa in un’organizzazione alternativa, autonoma, aziendale e svincolata da logiche politiche e di appartenenza partitica. A costo di doverne costituire una nuova.

Fanno una ricerca (sugli elenchi dell’Intersind !) che non dura molto perché l’unico esempio di successo di un sindacato con le medesime loro caratteristiche è lo SNATER dei tecnici RAI e Telespazio, nato con motivazioni simili nel lontano 1957 e poi divenuto addirittura stipulante di contratto al pari degli altri. Insomma le stesse motivazioni alla base dell’azione degli Italcable pervenute ad un risultato concreto: la stipula del CCNL RAI.

Per inciso, l’approccio dell’allora Segreteria Generale SNATER con i tecnici Italcable fu tutt’altro che caritatevole: gli fu fatto capire, senza troppi giri di parole, che l’associazione sindacale offriva tutto l’appoggio che la legge e la costituzione consentiva, ma i nuovi associati delle TLC dovevano muovere il culo e costruire la loro organizzazione a partire dalla base dei loro iscritti. Insomma, ascoltare la base, creare consenso, fare iscritti e farsi valere con la controparte. Da allora SNATER fa esattamente così e, per questo motivo, registra un incremento incessante guarda caso proprio dal quel fatidico accordo del marzo 2013 firmato dai confederali e dall’UGL. Il resto è storia recente.

Oggi i tecnici di Rete, i CLAT autoconvocati, stanno percorrendo per la terza volta, dopo il 1957 e il 1985, questo percorso di presa di coscienza e di analisi delle possibilità che sono concretamente a loro disposizione. Dalla consapevolezza dell’insufficienza o inadeguatezza dei sindacati maggiormente rappresentativi (ricordiamo che i Confederali e l’UGL rappresentano alle ultime elezioni RSU ancora l’85% dei lavoratori TIM) alla ricerca di un’alternativa.

Il messaggio che vogliamo dare è quello di non perdere tempo a cercare di persuadere le OO.SS. a fare la stessa politica quando la loro funzione è strutturalmente diversa (e qui il discorso si farebbe lungo). I sindacati, come i partiti, vanno dietro al consenso certificato, ovvero ai voti alle elezioni o alle tessere sindacali . . . senza fedeltà e senza memoria delle dichiarazioni di intenti o delle promesse del giorno prima. Noi ci siamo passati e siamo ancora qui, da 60 anni esatti.

  
comunicato bottom
   Snater Tlc LazioUnisciti a noi chiedi la nostra amicizia
 

 

Comunicati Snater - Se non vuoi più ricevere le nostre comunicazioni sindacali ti preghiamo di cliccare su "Cancellati", la disiscrizione avverrà in massimo 24h dalla richiesta.{unsubscribe}Cancellati{/unsubscribe}

 

 

Lista completa comunicati