Resoconto incontro Coordinamento RSU 13 Marzo 2018
TIM S.p.A
Spett.li Segreterie Nazionali
SLC-CGIL
FISTel-CISL
UILCom-UIL
UGL Telecomunicazioni
e relativi componenti del Coordinamento Nazionale RSU TIM S.p.A.
E’ convocato un incontro sindacale per il giorno 13 marzo, alle ore 11.00, presso la sede aziendale di Roma Via di Val Cannuta n. 182 (sala sindacale piano terra).
L’incontro avrà come oggetto l’illustrazione del Piano Industriale 2018-2020 e il relativo piano di gestione delle risorse umane.
Come di consueto, sarà vostra cura informare dell’incontro i componenti del Coordinamento Nazionale RSU di TIM S.p.A. appartenenti alle Vostre sigle.
Al fine di garantire la completa partecipazione dei componenti del Coordinamento, sarà nostra cura rendere nota la data della riunione ai restanti componenti del Coordinamento Nazionale RSU di TIM S.p.A.
Cordiali saluti.
Giuseppe Depaoli
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Primo aggiornamento dall’incontro.
Siamo ancora nella fase in cui l’Azienda con “l’elmetto in testa” illustra il Piano strategico e il progetto della NETCO.
Sono degli appunti i cui riscontri li avremo al momento in cui ci verranno diffuse le SLIDE o andando a rivedere la documentazione presentata al CDA disponibile sul portale.
Incontro 13/03 – VAL CANNUTA AZIENDA/COORDINAMENTO RSU
- Approfondimento Piano Strategico, a seguito CDA del 6 Marzo. (Dott. Di Mauro).
La base della relazione Aziendale è la documentazione presentata al CDA
- NETCO – progetto di separazione della rete.
Il piano strategico.
Il Piano Strategico è stato approvato all’unanimità dal CDA. Questo permetterà il salto di qualità verso la DIGITALIZZAZIONE.
Prima del Piano: I risultati di gruppo nel 2017. Siamo tornati alla crescita. Crescita piccola, sul Domestic, In Brasile, di Gruppo. Questa crescita ci permette di guardare con fiducia.
Se pensiamo al mercato in Italia, già nei prossimi mesi avremo due ulteriori elementi di disturbo nel mercato : ILIAD che arriva a Giugno con 80 Persone e con un Piano. Poi Open Fiber che è il concorrente vero e che nel 2020 dice di voler coprire con il Piano FTTH un numero consistente di città.
La NOSTRA rete sarà un insieme di reti SMART, non sarà solo la rete classica. Questo Piano di DIGITALIZZAZIONE ci permette di costruire gli abilitatori che possono rispondere agli scopi del mercato, aumentando i ricavi. Facendo pagare i servizi, di più. Trasportare questo traffico costa. Noi lo dobbiamo far pagare. Siamo l’Azienda che investe di più in Europa sul traffico. Circa il 25 % dei ricavi ritorna negli investimenti. Nel 2020 questa percentuale sarà del 19%. Gli altri TELCO IN EUROPA viaggiano intorno al 12-15 %. Piano di Decomissioning è l’obiettivo per garantire il trasporto. La parte IT servirà a determinare la digitalizzazione. Dalla vendita, al Post Sale, al Caring…
Abbiamo fatto una ricognizione : Quanto siamo distanti dagli altri TELCO ? Siamo distanti in termini di CUSTOMER SATISFACION. Entro il 2019 dobbiamo tornare ad essere leader nella CS. Aprire cantieri.
Il mercato in genere ha perso circa 7 miliardi di Euro negli anni scorsi. DIGITIM sono 9 miliardi di investimento in 3 anni in Italia. Il precedente Piano prevedeva 11 miliardi. METTERE PIU’ INTELLIGENZA NELLE NOSTRE RETI.
Noi mettiamo la nostra rete a disposizione degli altri. Ed è uno sconforto che la stessa rete venduta ad altri operatori rende loro di più.
RENDERE L’ORGANIZZAZIONE AGILE, con una cultura digitale, orientata all’execution ed al raggiungimento dei risultati.
100 – citta’ italiane nel 2020 – con FIBRA – FTTH – 79 % DELLE ABITAZIONI IN FIBRA nel 2020.
Il resto vinto da altri con i bandi INFRATEL.
Utilizzare i DATACENTER per fornire CLOUD.
Ci alleiamo con le Aziende che forniscono PUBLIC CLOUD (Google, Amazon, ecc.) a prezzi imbattibili.
INWIT con il 5 G crea valore in Italia. Sparkle sulla manutenzione.
Il TRASFORMATION OFFICE. 300 cantieri dettagliati con attività da portare a termine.
OBBIETTIVO di PIANO:
progetto NETCO (SEPARAZIONE RETE) 100%TIM, principale motivazione -> prospettiva industriale + problema Agcom.
NETCO: centrali telefoniche (compreso edifici 10.000) fino al cliente: c.li+trasporto+pali+rame+fibra+piattaforma servizi.
Tutto personale: OA, 8%di tecnology, 1/4 di IT circa 22.000 persone...garantiscono il perimetro...
Alla domanda di come verrà suddiviso il debito di 23Miliardi di Tim... Risposta: ancora devono decidere...
AZIENDA:
Per gli aspetti tecnici, ossia il confine di quali lavoratori sono di qua o di la ( delle due aziende)...è ancora prematuro parlarne.
INTERVENTO SNATER:
prendiamo atto dello studio/analisi fatta sul progetto industriale, ma ci preoccupiamo del perimetro aziendale generale e dei riflessi sull occupazione , anche in riferimento ai quei lavoratori che sono coinvolti da riconversione che sono all'interno del gruppo Tim, ma in perimetri diversi.
Sollecitiamo anche che le informazione sullo stato dell'arte (separazione rete e suddivisione lavoratori), venga comunicato attraverso i canali regolari e cioe’ il coordinamento Rsu...a differenza di quello che ultimamente è accaduto per gli spostamenti area staff
AZIENDA:
Ancora abbiamo un ecesso di risorse umane con età elevata, persone con skill/servizi non adeguati alle sfide proposte per conquistare ricavi da mercati vicini e nuovi servizi.
il costo del lavoro in Tim "NON E' ANCORA in LINEA con BADGET AZIENDALE"...
..."vi ho fatto negli altri incontri varie proposte per riqualificazione personale e gestione eccesso risorse, ma avete rifiutato..se non c'é un accordo l'azienda procede con la CIGS (cassa integrazione straordinaria).”
La seconda parte dell’incontro vede le considerazioni Aziendali sulla gestione del personale e quelle della delegazione sindacale
GESTIONE DEL PERSONALE
Sulla gestione del personale l’Azienda ha detto chiaramente che non ha altre proposte rispetto al 7 febbraio. Sostiene che se non ci sono passi avanti del sindacato, procederà con la cassa integrazione straordinaria.
CONSIDERAZIONI DELEGAZIONI SINDACALI
(si tratta di una estrema sintesi degli interventi che servono a dare il senso della discussione)
FISTEL – CISL
Non siamo disponibili alla solidarietà espansiva, perché il 24 aprile ci sarà l’assemblea degli azionisti., ELIOT. Cambia quindi lo scenario. Chiediamo tempo. Fino al 24 aprile e verificare se cambierà lo scenario. L’impegno del sindacato è condizionato dagli scenari. Noi non siamo d’accordo con l’impostazione della solidarietà espansiva. Ma se introducessimo un modello simile alla solidarietà espansiva sarebbe più giusto. Porremo queste cose alla attenzione del Premier e del Ministro.
La proposta della CIGS è una scelta che l’Azienda può fare anche senza il sindacato. Noi Vi chiediamo di attendere.
UILCOM
non si tratta di avere sfiducia, ma di fotografare in maniera asettica la situazione. 7 anni di turbolente per il personale. Luci ed ombre. Un piano strategico sfidante e deve atterrare sulla quotidianeità. Fra 40 giorni l’aggressione del mercato potrebbe costruire un nuovo scenario che cambia sia le prospettive sul Piano sia sulla tenuta di un accordo. Sarà necessario parlare con il Governo. Siamo concordi per il congelamento fino al 24 aprile.
SLC – Non ci possiamo esimerci dal misurarci dai problemi quando questi si presentano. Non possiamo anche pensare che i problemi nascono da scelte manageriali prodotte nel tempo e presentate come utili e positive. Troppi sono gli errori che hanno portato a depauperare il patrimonio professionale e di infrastruttura. Poi OPEN FIBER è stata una scelta sbagliata e quindi va criticato il governo.
Non bisogna stare fermi ma bisogna fare scelte di lungo termine. I cambi di assetto e management invece vanno in direzione opposta. La rottura del perimetro aziendale sia un errore perché non ci da garanzia a che sia propedeutico ad altre fasi. Poi pensiamo che un processo di rafforzamento dell’azienda deve avvenire a monte. Come dimostra la turbolenza azionaria di queste settimane dimostra. Quindi proponiamo STOP. Chiediamo chiarezza anche al governo E SUGLI ASSETTI ISTITUZIONALI.
Gli strumenti che ci proponete hanno diversi aspetti negativi o preoccupanti. Gli ultimi 12 mesi di ammortizzatori sociali spendibili. Dato che ci avete detto che abbiamo esuberi strutturali allora o questi si risolvono oppure al termine dell’ammortizzatore gli esuberi ci si ripropongono. Gli strumenti legislativi ovviamente ci pongono delle ulteriori difficoltà. Per questo abbiamo proposto la istituzione del fondo. La scelta della CIGS in alternativa alla solidarietà espansiva.
UGL E’ difficile fare proposte quando le notizie arrivano a giochi fatti. Congelamento della proposta aziendale.
COBAS : Ci associamo alla valutazione che si tratti di un piano interessante, importante, se vogliamo necessario. Possiamo però dire che è dal 1994, dalla nascita delle 10 direzioni che ci troviamo ad affrontare piani “mirabolanti” alcuni riusciti, alcuni meno comunque tutti con una caratteristica, quella di avere delle ricadute importanti sul personale. Se poi aggiungiamo gli scenari e le novità in termini di assetti azionari, le preoccupazioni ci sono. Anche per l’assetto della nuova NETCO. Non stiamo parlando di INWIT, stiamo parlando di qualcosa di più grosso ed importante come la stessa Azienda ricordava.
L’esempio fatto sulle fusioni nel campo edilizia relativo ad ITAL CEMENTI è un pò infelice ( riferito ad un intervento di risposta ad un delegato) dato che questa è una delle società che più vive sulle spalle dello STATO con finanziamenti pubblici in opere che poi distruggono il nostro ambiente e il nostro paese.
Sul futuro di TIM e del settore Sapete che noi dei COBAS una proposta la Abbiamo e se le vostre intelligenze fossero al servizio di tali proposte, forse avremmo delle ricadute positive sul futuro di tutti i dipendenti e del Paese. Se da una parte vale la pena attendere il 24 aprile e quindi ci associamo alla richiesta del resto della delegazione, anche sul tema gestionale abbiamo una proposta che parte dalla disponibilità a discutere della riduzione dell’orario di lavoro, ma a parità di salario. Abbiamo la proposta e le cifre se vorrete discuterle. Sappiamo con certezza che se questo avvenisse potremmo fare un salto in avanti dal punto di vista tecnologico ma anche sul pian dei diritti, così come avviene nelle migliori aziende europee che talvolta utilizziamo come esempio.
SNATER : …non registrato
AZIENDA : CERTEZZE FINITE. Le certezze non ci sono sul piano azionario. Quindi sul mercato chi va compra. Quindi è anche indipendente dalla nostra volontà a volte. La scelta di privatizzazione non è superabile come condizione. Il 24 non è in agenda un aggiornamento sul CDA. Non ci sono certezze sul piano competitivo. E Chiaro che ci vuole fiducia ed sono anche comprensibili le perplessità. Quanto contenuto nel piano (a parte la NETCO) in alcune parti è in continuità con il precedente management. Sulla NETCO siamo solo all’inizio e bisogna vedere le contropartite (Agcom, Governo, ecc). Senza le giuste contropartite non si procede.
L’Art. 4 costa. E’ costato fino ad ora. Ci chiedete di fermarci : Con estrema onestà. Non dobbiamo decidere domani. Se vi appassiona il tema del 24 aprile Possiamo attendere. Ma non ci rivediamo a discutere. Abbiamo anche proposto solidarietà espansive limitate, non dobbiamo tornarci. Gli strumenti sono 2 a voi la scelta. Poi c’è il tema strutturale. Ben venga il confronto con la politica. Riguarda anche il settore. Non possiamo aspettare le risposte della politica. Prendiamoci alcune settimane. Ma senza INPUT, si passa alla CIGS
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Conclusione Bruno Brandoni Segretario Nazionale SNATER: