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CAPOLINEA

Il 13 marz0 2018 si è svolto l’ennesimo incontro tra il Coordinamento Nazionale delle RSU e l’azienda . . . ancora un buco nell’acqua ! E intanto il fondo Elliott sbriciola i vertici aziendali TIM in uno scenario che è sempre più confuso ed incerto

Come sappiamo tutti, l’incontro del 13 ha prodotto un altro nulla di fatto.

È chiaro che questo modo di fare “relazioni sindacali” non ha alcun senso: l’azienda vuole ancora una volta imporre la propria volontà e basta. Sarebbe interessante capire poi di quale volontà stiamo parlando visto che cambiano i vertici ogni mese.

Quello che è certo è che siamo giunti al capolinea di una farsa.

Se l’azienda vuole veramente ridurre il personale (circa 7.500 unità) utilizzi una buona volta l’art. 4 della legge Fornero per il 2018-2019-2020 usufruendo di scivolamenti sino a sette anni. Come, peraltro aveva proposto lei stessa.

Si dimentichi Telecom di solidarietà varie (prima difensive, poi espansive) e non provi a reintrodurre nuovamente la cassa integrazione: già nel 2000 l’azienda fece un tentativo in questa direzione e, grazie alle lotte dello SNATER e dei sindacati di base, dovette tornare sui suoi passi… vogliamo rincominciare ?

Per le assunzioni lo Stato già mette a disposizione sgravi e agevolazioni adeguate; strumenti utilizzate ampiamente da tutte le aziende, vedi ad esempio ENEL.

RIBADIAMO INFINE CHE SNATER È SEMPRE STATO E SEMPRE SARÀ CONTRARIO AD OGNI FORMA DI DIVISIONE DELL’AZIENDA TELECOM CHE DEVE RIMANERE UNITA

I lavoratori sono stanchi di subire continue riduzioni economiche e dei loro diritti, quindi, o l’azienda intraprende un confronto serio o non vediamo altra strada che riprendere la mobilitazione della categoria

 

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