Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

TIM Rete unica e livelli occupazionali

In questi giorni le telecomunicazioni sono al centro del dibattito economico e politico focalizzato sull'ipotesi rete unica, da affidare alla nascente Fibercop.

 

E' decisamente sconcertante che nelle varie dichiarazioni pro e contro, nessuno si ponga un discorso di ricadute occupazionali, anzi si dia pure per , scontata un'altra fase di taglio degli organici.

I  lavoratori della Telecom hanno subito ogni sorta di strumento finalizzato alla riduzione della forza lavoro, dall'applicazione di ammortizzatori sociali  di ogni tipo alle  esternalizzazioni in società create ad arte, le cosiddette NewCo, oggi quasi  tutte decotte.

Sarebbe  difficile ripercorrere  in poche righe le varie tappe vissute  negli  ultimi  vent'anni  da : Telecom, dalla privatizzazione alle varie proprietà, a cominciare dai capitani coraggiosi sostenuti dal governo D'Alema alla guida della  società  e poi chiamati pochi anni dopo dal governo Berlusconi a rilanciare quell'Alitalia che, guarda caso, oggi  è alla canna  del  gas.

Il dato importante e che tutti omettono o dimenticano e che dai 100 mila dipendenti del 2000, Telecom è  passata agli attuali 40 mila e che la nostra regione (Friuli-Venezia Giulia, ndr), in proporzione, ha subito il taglio occupazionale peggiore, passando dai 2040 dipendenti di allora agli attuali 590.

Aldilà delle varie strategie in atto, considerando che lo Stato dovrebbe entrare con Cassa Depositi e Prestiti nella gestione della futura rete unica, sarebbe importante che la politica, quella seria con la P maiuscola se ancora esiste, si ponesse anche un problema occupazionale nelle telecomunicazioni, evitando altre macellerie sociali attuate nel passato dai vari amministratori delegati, transitati in Telecom come meteore ed  usciti sempre con il portafoglio pesante.

Fulvio Macchi

Lista completa comunicati