Tim accelera sul nuovo headquarter all’Eur
Tim accelera sulla preparazione del nuovo headquarter, che vedrà la luce nelle Torri Eur progettate negli anni 50 dall’architetto Cesare Ligini e che fino a poco tempo fa versavano in stato di abbandono.
Il progetto di riqualificazione - studiato in accordo con Cdp dato che la proprietà delle torri è di Alfiere, società al 50% di Tim e al 50% di Cdp - rientra nella strategia del gruppo di telefonia di virare verso lo smart working, un piano ambizioso avviato nel corso del 2014. Il progetto coinvolge dieci città (Torino, Milano, Padova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli e Palermo) e riguarda un’analisi di circa 330 sedi per un totale di 400 edifici allo scopo di riorganizzare gli asset immobiliari. A Roma, ad esempio, gli edifici in uso passeranno da 21 a 11, con la creazione di sei poli principali. In tutta Italia, nelle città interessate dal Progetto 10 Città, entro i prossimi due anni verranno avviati i cantieri di ristrutturazione di altri 51 edifici (di cui 11 solo su Roma e sei a Milano), per complessivi 400mila mq, con 700mila mq che verranno liberati. Il piano prevede anche il riacquisto degli immobili più strategici per il Gruppo Telecom Italia. Il progetto si completerà in tre anni con un investimento di 300 milioni, autofinanziati grazie ai risparmi attesi dalla razionalizzazione degli immobili stessi (tra 150 e 200 milioni di euro annui dal 2018).
Le Torri Tim (come annunciato ieri, Tim è il nuovo marchio di tutto il gruppo) sono l’esempio di rigenerazione urbana di un ex immobile pubblico in sintonia, grazie a un concept innovativo, con lo storico quartiere Eur. «L’obiettivo è di fare delle Torri Tim un benchmark internazionale per edifici direzionali in chiave bioclimatica - recita un comunicato - coniugando l’innovazione tecnologica alla sensibilità energetico-ambientale».
Nel nuovo headquarter - del valore di cento milioni di euro - troveranno posto oltre 5mila dipendenti, in spazi funzionali alla scelta di adottare lo smart working.
Il bando - riservato a giovani progettisti italiani under 40 - è stato vinto dal raggruppamento guidato dallo studio UNO-A.
Il processo dovrebbe completarsi in 12-18 mesi e restituire così alla città uno dei complessi edilizi più all’avanguardia dal punto di vista architettonico e bioclimatico in Italia, complesso che sarà certificato Leed (The leadership in energy and enviromental design).
Come detto il nuovo headquarter si inquadra nella revisione e riqualificazione dell’intero patrimonio immobiliare del Gruppo Telecom Italia su tutto il territorio nazionale. Nel 2015 l’azienda ha completato, con il supporto di Goldmann & Partners, un’analisi di tutte le proprie sedi nelle principali 10 città italiane in cui si concentra la maggior parte delle risorse con l’obiettivo di razionalizzarle.
In questo ampio piano di riassetto generale del patrimonio immobiliare e di redistribuzione del personale, verranno coinvolte oltre 30.000 persone (pari a circa l’85% dei dipendenti presenti nelle prime 10 città italiane).
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