Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Lettera a TIM su Permessi individuali ed orario di lavoro


4 ottobre 2016
Da: SNATER Telecomunicazioni

A: Telecom Italia Information Technology S.r.l.
HR.TUR
C.A.: dott. Saretti Carlo Sperino

A: TIM S.p.A.
Corso d’Italia, 41
00195 – Roma
C.A. dott. Francesco Mucci
HRO.IR

OGGETTO: permessi individuali ed orario di lavoro


Con comunicato del 10 Giugno 2016 avete invitato tutti i lavoratori a pianificare, entro il 20 Giugno, il piano di fruizione
dei permessi 2016, precisando che tutti i permessi sarebbero stati detratti dal monte ore anno 2016, anche per chi
deteneva residui degli anni precedenti.


Tale decisione non è stata valutata con le RSU, come prescrive il CCNL in essere
I dipendenti hanno presentato le loro richieste e si sono impegnati, secondo le Vostre disposizioni, a smaltire il monte
ore anno 2016.


Sennonché, con Vostra comunicazione del 29 Settembre u.s., avete comunicato, in relazione alla riduzione dell'orario
di lavoro a partire dal 1°Ottobre 2016, che il monte ore del 2016 verrà ridotto in TIIT; che le ore di permesso fruite
nell'anno sarebbero state computate sul monte ore degli anni precedenti e che non sarebbero state
conseguentemente monetizzate nel mese di Gennaio, come è sempre avvenuto.


Tali Vostre disposizioni contradditorie hanno danneggiato i lavoratori inducendoli in errore
Infatti avete prima richiesto con sollecito lo smaltimento di un monte ore che poi avete improvvisamente ridotto,
esponendo alcuni colleghi al rischio di trovarsi in debito anziché in credito di tali permessi; e poi avete dapprima
prospettato e successivamente negato il pagamento a gennaio dei permessi accumulati negli anni precedenti,
vanificando i calcoli dei dipendenti.


Tali condotte si appalesano contradditorie e configurano una evidente violazione delle regole di correttezza
e di buona fede


Vi invitiamo pertanto a confrontarVi con le RSU per l'esame dei fatti sopra menzionati e ad astenerVi da ogni iniziativa
da voi posta in essere a danno dei lavoratori.


Distinti saluti,
Bruno Brandoni