Le feste si avvicinano e avremmo voluto condividere con voi un saluto di fine anno spensierato e leggero, purtroppo però la realtà ci costringe ad essere ben più seri e severi.
Nonostante le rassicurazioni sulla tenuta occupazionale, condivise con voi durante le assemblee, l’Azienda ci ha sorpreso con un “dono “, che renderà AMARO questo Natale per uno di noi.
La necessità di ristrutturazione dell’ICT a livello Emea e la disponibilità di fondi per l’esodo in scadenza il 31, hanno prodotto un risultato nefasto: una lettera di licenziamento.
LETTERA DI LICEZIAMENTO PRESENTATA IL 14 DICEMBRE.
Abbiamo incontrato l’azienda la mattina di venerdì 16, esprimendo con rabbia l’incredulità per tale gesto. La risposta sebbene ampiamente articolata, sebbene carica di rammarico e di consapevolezza del danno arrecato, non ci ha convinto e ha comunque anteposto la logica del profitto a qualsiasi altra considerazione, limitando il margine di contrattazione al solo perimetro economico.
Condanniamo fermamente questo principio e la condotta dell’azienda.
È inaccettabile che non si possa trovare ricollocazione per una sola persona, così come è inaccettabile asservire alla logica della tempistica economica, quello che dovrebbe essere il rispetto della persona e il diritto sacrosanto di passare le feste in armonia familiare.
Crediamo fermamente che un’altra via sia possibile, che sia possibile una gestione del personale più attenta alle “risorse umane “e più lungimirante, e crediamo con forza che sia possibile adottare una diversa forma di comunicazione.
Invitiamo tutti i lavoratori ad aprire gli occhi: nessuno è al sicuro, non ci sono oasi felici o settori privilegiati, indipendentemente dall’età, dall’inquadramento, dalle qualifiche professionali o da quanto ci si sia spesi per l’azienda.
Questo è il momento di compattarsi, di dimostrare solidarietà al collega, è il momento che ognuno rinunci alla logica individualistica perchè il collega colpito oggi potrebbe essere ognuno di noi domani. È il momento di sostenere le rappresentanze sindacali e le loro azioni.
Attendiamo con fiducia l’esito della conciliazione, sperando che l’azienda torni sulle sue decisioni e si renda capace di far fronte alle imposizioni di DXC, fermando questa deriva iniqua.
Confidiamo nell’appoggio di ogni lavoratore nel sostenere le future forme di lotta se saranno necessarie.
RSU SNATER FDS – Pietro Di Pasquale“
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