Nel 2021 gli iscritti Snater Lazio possono dire di aver difeso i diritti di tutti i lavoratori della TIM.

Lo SNATER LAZIO ha difeso:

dai colleghi scorporati dei DATACENTER confluiti in NOOVLE s.p.a. come fossero asset commerciali e non persone; ai TOF esposti al contagio del COVID-19 e alle richieste assurde dei responsabili; ai SITE-MANAGER sempre presenti all’accesso delle principali sedi e sopraffatti dalle richieste di dirigenti inutilmente presenti negli uffici aziendali e con l’arroganza di non mostrare il GREEN PASS; ai MAGAZZINIERI pronti a rispondere a qualsiasi necessità della logistica e dei colleghi; alle colleghe/i del CARING, 119, 187, WEB SERVICES, ASA, FRODI, DELIVERY che, pur nella “sicurezza” dello smartworking hanno visto lievitare i costi delle utenze e della manutenzione della casa,  e contemporaneamente hanno visto aumentare i volumi di lavoro oltre gli orari di lavoro e a volte senza straordinari; alle colleghe/i di HR,   del BUSINESS e del CONSUMER che vivono in prima persona le contraddizioni organizzative e le allucinati offerte che hanno ridotto di gran lunga l’aumentata produttività della nuova e più snella organizzazione; ai colleghi di KENA lasciati da solie “a mani nude”a contrastare la competizione di ILIAD; a tutti i colleghi della RETE che hanno fatto salti mortali per garantire le offerte vendute tra le quali ricordiamo l’offerta calcio di DAZN e TIM VISION e il suo “prevedibilissimo” fallimento commerciale; alla CREATION a cui è stato riconosciuto, dopo la vittoria sindacale dello SNATER, il diritto al VI livello; ai colleghi di WHOLESALE da sempre nella contraddizione tra il mercato di concessioni e mercato libero; ai VENDITORI presi dalla morsa di un mercato sempre più esigente e l’impasse della macchina decisionale e organizzativa di TIM.

NEL 2021 lo SNATER LAZIO ha difeso in tribunale i diritti di decine di colleghi, per: la TIMBRATURA IN POSTAZIONE, LA FRANCHIGIA, IL DEMANSIONAMENTO, il LICENZIAMENTO, i SUPERMINIMI, il DOPPIO STIPENDIO per gli ex-scorporati di IT.

Siamo sinceri, abbiamo riportato molte vittorie e alcune sconfitte ma abbiamo costretto l’azienda a risarcimenti per centinaia di migliaia di euro e non solo: abbiamo costretto l’azienda a cambiare procedure e normative e clausole del CCNL e di secondo livello.

Abbiamo organizzato scioperi, assemblee, raccolto firme e aggregato il consenso verso obiettivi specifici come il diritto al VI livello per i progettisti; la forfettizazzione dei mancati tickets mensa; i tamponi gratuiti per il personale più esposto; l’affermazione dello smartworking come modello di lavoro prevalente.  Non sempre si vince ma Noi non molliamo.

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IL 2022 sarà un anno pieno di tensioni per TIM e se non ci affermiamo come unità-di-lavoratori saremo spazzati via individualmente.

La nuova organizzazione TIM che partirà a gennaio non sarà quella che arriverà a dicembre 2022; il consolidamento societario, a cui il governo mostra poca attenzione, provocherà uno spezzatino societario tra comparto RETE FISSA e SERVIZI ma non finirà qui perché i Servizi sono destinati a frazionarsi ancora di più in base al settore merceologico di applicazione dell’innovazione tecnologica. Avverranno nuovi scorpori e il problema non sarà solo per i colleghi che lo subiranno ma anche per i lavoratori che rimangono nel perimetro TIM. La rappresentanza sindacale, che scade nel 2022 rischia di non essere rinnovata o di essere fortemente ridotta e indebolita.

Se la pandemia lo permetterà, si tornerà in ufficio dopo l’estate e i lavoratori di Roma troveranno le difficoltà dovuta alla chiusura delle sedi e alla prenotazione del posto di lavoro: tra una incomprensibile sede di assegnazione funzionale e il diritto di lavorare in prossimità alla propria abitazione. Nel 2022 dobbiamo con forza riaffermare il diritto allo smartworking come modello organizzativo che aumenta la produttività aziendale, la sicurezza del posto di lavoro e l’armonizzazione della vita privata con quella lavorativa. Dobbiamo riaffermare la condivisione tra capitale e lavoro dell’aumentata produttività.

O ci affermiamo come UNITÁ-DI-LAVORATORI o saremo spazzati via come individui.

NOI NON MOLLIAMO!

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