RIPRENDIAMO IL TESTO DI UN NOSTRO COLLEGA

Dopo 2 anni di lavoro agile necessario per fronteggiare la pandemia, e mentre l’azienda per fronteggiare l’impatto dell’aumento dei costi energetici comincia ad applicare la chiusura mensile delle sedi aziendali, vengono ancora mantenuti in vita accordi sperimentali/provvisori, con scadenza di 4-6-8 mesi, a volte punitivi nei confronti di chi preferisce, per libera scelta o per necessità, il lavoro da casa, con regolamenti ardui da comprendere e applicare.

I lavoratori TIM hanno chiesto a gran voce, con petizioni consegnate all’azienda, l’applicazione più estensiva del lavoro agile superando gli accordi non più aderenti alla consuetudine lavorativa che si è costruita e stabilizzata.

E’ troppo richiedere un Lavoro Agile con un accordo/regolamento altrettanto AGILE? Magari con validità minima 18-24 mesi, con una chiara distribuzione delle giornate di lavoro che vada verso la soluzione di almeno 3 giorni a casa e 2 in ufficio, ormai abbracciata da molte grandi aziende, senza altri vincoli e laccioli su permessi/ferie/CDE?

Un accordo dove  la presenza in ufficio sia un evento regolato dal carattere di necessità, più o meno occasionale, del processo produttivo?

E visto il periodo del caro bollette che ci attende, un accordo che includa anche (oltre al buono pasto) un indennizzo forfettario giornaliero per chi lavora a casa e fa risparmiare enormemente l’azienda?

Il lavoro “agile” è diventato prassi quotidiana, cardine degli indici di produttività, di sostenibilità, di risparmio energetico, di impatto economico e lavorativo, e, non ultima, di qualità della vita dei lavoratori e dell’intera comunità.

Il rigido vincolo dei giorni di presenza in ufficio, indipendentemente dalle reali esigenze produttive, rappresenta un salto nel passato non comprensibile razionalmente alla luce dei più che positivi risultati ottenuti in questi ultimi 2 anni e degli inutili costi che l’azienda sostiene anche e soprattutto a spese dei lavoratori

E l’azienda, mentre preme il freno sulla normale organizzazione dei processi basati sul lavoro agile, costruisce di sé un’immagine “green” promuovendo iniziative ecologiche con suggerimenti che, probabilmente, nemmeno legge. Come la recente adesione alla Settimana Europea della Mobilità e relativa pillola informativa

Lo sapevi che…

…l’eccessivo utilizzo dei mezzi di trasporto privati è tra le principali cause dell’inquinamento acustico e atmosferico e della congestione del traffico che rendono sempre più insostenibile la vita nelle nostre città e mettono a rischio la nostra salute. I trasporti sono responsabili di circa il 28% delle emissioni nazionali di gas inquinanti.

Poiché l’azienda persegue “la trasformazione digitale come chiave per lo sviluppo sociale ed economico, riducendo il proprio impatto ambientale e aiutando le comunità in cui opera nel percorso verso la decarbonizzazione ”, cara TIM  lo sapevi che…un più efficace utilizzo del lavoro agile è il miglior contributo per ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico, rendere più sostenibile la vita delle nostre città, ridurre i rischi per la nostra salute garantendo al contempo l’efficacia e l’efficienza dei processi produttivi e una significativa riduzione dei costi aziendali?

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