Stato di emergenza prorogato ancora una volta, fino al 31 dicembre 2021. Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 23 luglio 2021, parte ufficialmente il nuovo Decreto Legge 105/2021.

Il nuovo decreto proroga lo stato di emergenza per via della pandemia, dal 31 luglio della precedente normativa al 31 dicembre 2021. In più, apporta novità ai precedenti decreti (19/2020, 33/2020 e 52/2021) su:

  • attività sociali ed economiche;
  • modalità di lavoro e smart working;
  • come verranno gestiti i dati per effettuare i controlli legati alla pandemia;
  • se e come si svolgeranno gli esami di Stato per le abilitazioni per le professioni e i tirocini curriculari;
  • come tutelare le persone immunodepresse o con patologie oncologiche, croniche, ecc.

Quali sono tutte le novità sulla normativa che proroga lo stato di emergenza nei dettagli?

Stato di emergenza: le novità per i lavoratori fragili

La nuova normativa sullo stato di emergenza proroga i termini delle misure emergenziali per i lavoratori fragili o diversamente abili.

I lavoratori fragili potranno continuare a lavorare con lo smart working, anche con diversa mansione, nella stessa categoria o area di inquadramento e seguire le attività di formazione professionale a distanza.

Possono richiederlo i lavoratori dipendenti pubblici o privati che hanno patologie riconosciute con certificazione. In particolare, la legge tutela persone:

  • immunodepresse;
  • con patologie oncologiche;
  • che fanno terapie salvavita;
  • con disabilità rientrante nella legge 104/92.

La normativa precedente era valida fino al 30 giugno 2021 ed è stata prorogata fino al 23 luglio, per permette di concludere la stesura del decreto legge. Con la nuova normativa 105/2021, i termini hanno la nuova scadenza al 31 ottobre 2021.

Per questa fascia di popolazione, il Governo ha disposto fondi di emergenza per 17 milioni di euro.

Reddito di ultima istanza per professionisti disabili

Come per i lavoratori dipendenti fragili, anche i professionisti con disabilità o fragilità possono chiedere un aiuto economico. I lavoratori autonomi e i professionisti con disabilità possono fare domanda alle casse di previdenza di competenza per ottenere un’indennità di 600 euro per marzo e aprile 2020 e di 1000 euro per maggio 2020. Il termine per la presentazione delle domande è sempre il 31 luglio 2021.

Stato di emergenza e green pass: attività coinvolte

Il nuovo decreto permette di svolgere alcune attività solo se si è in possesso del Green Pass.

Per ottenerlo, è necessario aver fatto almeno la prima dose di vaccino contro il CoVid-19 (sempre valido), essere guariti dal Coronavirus (valido per 6 mesi), oppure fare un test molecolare o rapido risultato poi negativo (valido per 48 ore). Le attività che hanno bisogno del Green Pass per poter lavorare sono:

  • attività di ristorazione;
  • spettacoli e competizioni sportive;
  • attività nei musei, negli istituti, nei luoghi di cultura;
  • attività di gestione di piscine, centri, palestre, centri benessere, strutture ricettive;
  • organizzazioni di sagre, fiere, convegni, congressi;
  • centri termali, parchi tematici, di divertimento;
  • centri culturali, sociali e ricreativi;
  • sale gioco, sale scommesse, bingo, casinò;
  • partecipazione ai concorsi pubblici.

Le attività all’aperto si possono portare avanti senza Green Pass, ma è necessario nei luoghi chiusi. Non si potranno ancora aprire le sale da ballo e le discoteche, per cui lo stesso decreto impone fondi per ristorare gli operatori del settore.

Proroga del reddito di emergenza: come richiederlo

La proroga dello stato di emergenza ha portato con sé anche una serie di proroghe valide fino al 31 ottobre 2021.

Il riferimento normativo è al Decreto Sostegni Bis, ovvero il DL 73/2021. All’art. 36 , il legislatore aggiunge 4 quote al reddito di emergenza.

Il Governo ha deciso di prorogare la possibilità di accedere a questo reddito in forma emergenziale per: giugno, luglio, agosto e settembre 2021, facendo la domanda entro il 31 luglio 2021.

I requisiti richiesti sono:

  • ISEE non superiore a 15.000 euro;
  • residenza in Italia;
  • patrimonio mobiliare inferiore a 10.000, che salgono di 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare, fino a un massimo di 20.000 euro. Ulteriori 5000 euro vengono aggiunti al massimale se nella famiglia ci sono persone non autosufficienti o disabili.

Non devono esserci persone che hanno già l’indennità per CoVid, perché sono lavoratori stagionali, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport. Chi ha già fatto domanda, dovrà ripresentarla per poter ottenere le nuove mensilità. La domanda si può fare sul sito dell’Inps con lo SPID, ai patronati, ai CAF e presso i commercialisti abilitati entro il 31 luglio 2021.

Stop alla riduzione della Naspi

I lavoratori che hanno già richiesto la Naspi avrebbero dovuto avere la riduzione del 3% del sussidio al mese a partire dalla quarta mensilità. Questa riduzione è sospesa fino al 31 dicembre 2021. Dal 1° gennaio 2022, tornerà la riduzione, a meno che il legislatore non non approvi un’altra legge per evitarlo. Questo non vale per le persone che stanno richiedendo ora la Naspi o che si troveranno con la quarta rata del sussidio nel 2022.

Stato di emergenza: come funziona la mobilità in deroga?

La mobilità in deroga era prevista dal 1° febbraio al dicembre 2021 per i lavoratori che si trovavano coinvolti nelle aree di crisi industriale complessa (Ilva, Whirlpool, ecc.). La mobilità in deroga doveva avere delle riduzioni per la terza e per la quarta proroga della mobilità, ma il DL 105/2021 per lo stato di emergenza proroga la mobilità in deroga con uno stanziamento dedicato. Quindi i lavoratori non avranno delle riduzioni.

Cassa integrazione: come funziona con lo stato di emergenza

Le aziende che hanno avuto un calo di fatturato del 50% nei primi sei mesi del 2021 rispetto ai primi 6 mesi del 2019 possono utilizzare lo stato di emergenza per ottenere la cassa integrazione straordinaria.

La possibilità è disponibile solo se mantengono i livelli occupazionali per un massimo di 26 settimane tra il 26 maggio e il 31 dicembre 2021.

I datori di lavoro nel privato che riducono o sospendono l’attività e presentano poi domanda di integrazione salariale, ordinaria o straordinaria, possono evitare il versamento del contributo addizionale fino al 31 dicembre 2021.

Questi datori di lavoro non possono però licenziare o recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo, a meno che non chiuda definitivamente l’attività.

CIGS: come funziona ora?

I datori di lavoro che non possono utilizzare i trattamenti di integrazione salariale ordinaria e straordinaria, possono chiedere altre 13 settimane di trattamento straordinario di integrazione salariale in deroga fino al 31 dicembre 2021.

Possono farlo se solo se sospendono o riducono l’attività per motivi legati alla pandemia. Nel periodo del trattamento straordinario, questi datori di lavoro non possono fare licenziamenti collettivi, a meno che non chiude l’attività.

In più, sono sospese le procedure di licenziamento che potrebbero essere state avviate dal datore di lavoro dopo il 23 febbraio 2020. Se i lavoratori sono stati assunti di nuovo da una nuova impresa con dei contratti di appalto, non si attiva la procedura di sospensione.

Anche in caso di giustificato motivo oggettivo con recesso del contratto, il datore di lavoro non può procedere se usa il trattamento straordinario di integrazione.

Contratto di espansione: cos’è e come cambia con lo stato di emergenza

A partire dal 26 maggio 2021, si riduce da 500 a 100 persone il limite per le imprese che possono stipulare un contratto di espansione. In più, si riduce da 250 a 100 il limite per le imprese che possono utilizzare lo scivolo pensionistico concordato.

Il contratto di espansione è la concessione di una cassa integrazione straordinaria o di agevolazioni per l’esodo anticipato dei dipendenti che sono vicini alla pensione. Si può utilizzare il contratto di espansione solo se l’azienda si impegna ad assumere un numero di giovani pari al numero delle persone con integrazione/agevolazione esodate col contratto di espansione.

Contratti a tempo determinato: cosa cambia con lo stato di emergenza

Fino al 30 settembre 2022, si possono stipulare contratti a tempo determinato tra i 12 e 24 mesi, anche per le esigenze dei contratti collettivi.

Contratto di rioccupazione: come funziona con la proroga

Il contratto di rioccupazione è una novità della proroga dello stato di emergenza. Il DL 105/2021, all’art. 41, stabilisce che si può stipulare un contratto di lavoro a tempo indeterminato per incentivare l’inserimento lavorativo di persone che sono disoccupate.

Per poter usufruire del contratto di rioccupazione (questo è il nome giuridico del contratto) il datore di lavoro deve assicurare anche un progetto individuale di inserimento della durata di 6 mesi.

In questi 6 mesi, il lavoratore deve ottenere le competenze professionali richieste dal lavoro. Se l’azienda sottoscrive un contratto di rioccupazione, ha diritto all’esonero del versamento del 100% dei contributi previdenziali, con esclusione di premi e contributi INAIL.

Il limite massimo di questo esonero è di 6.000 euro all’anno e ha una durata massima di 6 mesi (che è il tempo di formazione). Al momento, la misura non è ancora attiva, nonostante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Infatti, il Governo sta aspettando l’approvazione della Commissione Europea. Infatti, la Commissione potrebbe considerare questo tipo di contratto come aiuto di Stato e bloccarlo.

Stato di emergenza: cosa accade ai lavoratori stagionali, del turismo e dello spettacolo?

I lavoratori stagionali, del turismo, dello spettacolo, i lavoratori autonomi e lavoratori atipici hanno diritto a un’indennità di 1600 euro.

Possono accedere all’indennità i lavori che hanno già ottenuto nel decreto legge 41/2021 (Decreto Sostegni) la prima indennità. In questo caso, non hanno bisogno di fare domanda.

I lavoratori che non hanno avuto indennità con il Decreto precedente, possono fare domanda sul sito dell’Inps entro il 30 settembre 2021.

Commercio, turismo, cultura e spettacolo: partono gli esoneri

I datori di lavoro nei settori:

  • commercio;
  • turismo;
  • terme;
  • ricreativo;
  • culturale;
  • spettacolo

possono evitare di versare i contributi previdenziali entro il 31 dicembre 2021. Infatti, possono ottenere il doppio delle ore di integrazione salariale già utilizzate a gennaio, febbraio e marzo 2021.

Per poter usufruire di questo esonero, non possono licenziare nessuno. Se si procede al licenziamento, l’esonero viene revocato, quindi si devono pagare tutti i contributi in maniera retroattiva.

In questo caso, non si potrà presentare la domanda. Questa parte della normativa è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, ma si attende l’approvazione della Commissione Europea per gli aiuti di Stato.

Cassa integrazione straordinaria per cessazione: come funziona con lo stato di emergenza

Dal 26 maggio al 31 dicembre 2021, le aziende che hanno un valore strategico nazionale possono chiedere una proroga eccezionale di 6 mesi della cassa integrazione straordinaria.

Contributi previdenziali per artigiani e commercianti: come funziona ora

I commercianti e gli esercenti iscritti alle attività commerciali possono aspettare fino al 20 agosto 2021 per il versamento delle somme richieste con l’emissione 2021 dei contributi previdenziali dovuti. Non sono previste maggiorazioni.

Esonero contributivo per partite IVA e professionisti: come richiederlo

I lavoratori autonomi e i professionisti che possono usufruire dell’esonero contributivo secondo la legge di Bilancio 2021 (legge n. 178/2020) avranno anche un controllo di ufficio per il requisito della regolarità contributiva.

Vuol dire che questi lavoratori hanno tempo fino al 31 ottobre 2021 per pagare le somme dovute e usufruire così dell’esonero. Se non si ha diritto all’esonero per altri motivi, ma si è già avuto, si dovranno pagare gli importi dovuti e prima esonerati, perché non spettano.

Tessile e moda: come funziona la cassa integrazione CoVid-19

I datori di lavoro delle industrie tessili, delle confezioni di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia e delle fabbricazioni di articoli in pelle e simili hanno altre 17 settimane di cassa integrazione gratuita da utilizzare dal 1° luglio al 31 ottobre 2021.

Come per gli altri datori di lavoro che usano la cassa integrazione straordinaria, non possono licenziare durante il periodo di integrazione salariale o recedere un contratto di lavoro per giustificato motivo, a meno che non chiuda l’attività.

Lavoratori autonomi dello spettacolo e Inail

I lavoratori autonomi iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo possono accedere all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dell’INAIL. In caso di disoccupazione involontaria, l’indennità non concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR. La decorrenza è al 1° gennaio 2022.

Reddito di cittadinanza e lavoro agricolo

I percettori di ammortizzatori sociali, limitatamente al periodo di sospensione a zero ore della prestazione lavorativa, di NASPI e di DIS-COLL e di reddito di cittadinanza possono firmare contratti a termine non superiori ai 30 giorni in agricoltura. Il contratto è rinnovabile per altri 30 giorni. Non si perderà comunque l’indennità percepita. Chi ha il reddito di cittadinanza, non sarà tenuto a cominicarlo all’INPS.

Pesca e agricoltura: indennità previste

I lavoratori agricoli possono ottenere un’indennità di 800 euro. Possono richiederlo gli operai agricoli a tempo determinato che, nel 2020, abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo.

Prevista un’indennità anche per i pescatori autonomi (950 euro). A questa seconda indennità possono accedere anche i i soci di cooperative, che esercitano professionalmente la pesca in acque marittime, interne e lagunari.

La domanda si può fare solo sul sito dell’INPS, tramite SPID. Gli importi, invece, arriveranno direttamente sul conto corrente del beneficiario.

Stato di emergenza: le altre misure previste

Quali sono le altre misure previste dalla proroga dello stato di emergenza che non sono strettamente collegate al mondo del lavoro?

L’uso del Green Pass nella vita quotidiana

A partire dal 6 agosto 2021, il Green Pass si deve tenere a portata di mano o di smartphone in caso di controlli. Servirà per:

  • mangiare o bere al ristorante se è al chiuso;
  • vedere competizioni sportive o spettacoli dal vivo;
  • andare ai musei o agli eventi culturali in genere;
  • frequentare piscine, centri, palestre e centri benessere al chiuso;
  • fare sport in suqdra;
  • visitare fiere, sagre, convegni e congressi;
  • andare a centri termali o parchi tematici o di divertimento;
  • andare in centri al chiuso (non valido per i centri per l’infanzia);
  • partecipare ai concorsi pubblici;
  • accedere a sale gioco, sale scommesse, bingo e casinò.

La multa va dai 400 ai 1.000 euro e si applica sia al cliente che al locale. Se il locale si trova multato per tre volte, deve chiudere per 10 giorni.

I colori delle Regioni

Fino a oggi, il colore delle Regioni dipendeva dalla diffusione del contagio, in rapporto alla pressione negli ospedali. Oggi, con la proroga dello stato di emergenza, si è deciso che i colori dipenderanno dal numero di persone nei posti letto in terapia intensiva e in area medica per CoVid-19. Quali sono i criteri di divisione per colori?

  • Zona bianca. 50 casi o meno per 100.000 abitanti, con il 15% o meno di posti letto per CoVid-19 in area medica e con il 10% o meno di posti letto per CoVid-19 in terapia intensiva.
  • Zona gialla. Più di 50 casi per 100.000 abitanti, con il 15% o meno di posti letto per CoVid-19 in area medica e con il 10% o meno di posti letto per CoVid-19 in terapia intensiva.
  • Zona arancione. Menodi 150 casi per 100.000 abitanti, con il 30% o più di posti letto per CoVid-19 in area medica e con il 20% o più di posti letto per CoVid-19 in terapia intensiva.
  • Zona rossa. Piùdi 150 casi per 100.000 abitanti, con il 40% o più di posti letto per CoVid-19 in area medica e con il 30% o più di posti letto per CoVid-19 in terapia intensiva.

I tamponi rapidi in farmacia

I tamponi rapidi o antigenici saranno disponibili in farmacia a un prezzo più calmierato. Il Governo sta lavorando con le farmacie per ottenere il nuovo prezzo entro il 30 settembre 2021. Così, sarà più semplice accedere al Green Pass veloce, quello valido per 48 ore.

Eventi sportivi e culturali

Per fare sport di squadra, sarà necessario il Green Pass. Per vedere una partita di calcio o per seguire uno spettacolo, cosa servirà? Dipende dal colore delle Regioni. In ogni caso, si dovrà portare con sé il Green Pass e mostrarlo quando viene richiesto. Per gli eventi sportivi, se lo stadio è all’aperto, in zona bianca, sarà consentita la presenza del pubblico fino al 50% della capienza massima all’aperto. Se è al chiuso, i posti occupabili scendono al 25%.

In zona gialla la capienza non potrà superare il 25% di quella massima. Poi, ci sono dei limiti fissi. All’aperto, non possono esserci più di 2.500 persone, mentre al chiuso massimo 1.000 persone. Per gli spettacoli, invece, ci saranno posti preassegnati, con nome e cognome. Anche qui, ci sarà una percentuale da rispettare, basata sulla capienza, ma anche sulle modalità di ventilazione dei locali al chiuso.

La presenza del pubblico non potrà superare il 50% della capienza massima all’aperto nelle zone bianche. Il numero di spettatori che non dovrà essere superiore a 5000. Se si tratta di un luogo chiuso, non si potrà superare il 25% della capienza totale e non oltre i 2500 spettatori.

Invece, in zona gialla, non si potrà superare la capienza massima del 50% e non potrà essere superiore il numero di spettatori all’aperto di 2500 unità, mentre al chiuso di massimo 1000 spettatori per ogni sala.

Stato di emergenza in breve

Dopo aver esaminato nei dettagli tutti gli aspetti dello stato di emergenza per il lavoro e per la vita quotidiana, ecco un riassunto veloce.

  • Lavoratori dipendenti pubblici e privati. È previsto lo smart working per le categorie più fragili.
  • Lavoratori autonomi e professionisti fragili. È prevista un’indennità da 600 euro.
  • I lavoratori che sono obbligati al Green Pass: tutti quelli che lavorano al chiuso, divisi ognuno per la categoria di riferimento. Il Green Pass è previsto anche per chi lavora con un gran numero di persone, come per lo sport e lo spettacolo.
  • Il reddito di emergenza è prorogato per altri 4 mesi, ma si deve presentare di nuovo la domanda all’INPS.
  • La cassa integrazione è prevista per diversi ambiti e settori. Si richiede sempre all’INPS e ha come contro il fatto di non poter licenziare.
  • Il reddito di cittadinanza, gli ammortizzatori sociali, la Naspi possono prevedere anche il lavoro agricolo, con un contratto di massimo 30 giorni (prorogato di altri 30). Non serve la comunicazione INPS.
  • Mobilità e Naspi, non ci sono più le riduzioni.
  • Indennità previste per pesca, agricoltura, lavoratori dello spettacolo, datori di lavoro che hanno già avuto l’indennità precedente;
  • Versamento dei contributi: per le categorie più colpite, come turismo e commercio, scatta la proroga e c’è più tempo.
  • Esonero dei contributi per chi ha partita Iva. Se il problema per ottenere l’esonero è solo non aver pagato dei contributi pregressi, si può regolare la posizione fino a ottobre 2021.
  • Altre novità: cambiano i colori delle Regioni in base ai posti letto occupati e i posti disponibili per poter partecipare a spettacoli o per vedere eventi sportivi dipende dal colore della singola Regione. Il Green Pass è obbligatorio, altrimenti si rischia una sanzione dai 400 ai 1.000 euro, al gestore del locale e al cliente.

La proroga dello stato di emergenza è molto complessa e traghetterà l’Italia fino al 31 dicembre 2021. Alcuni provvedimenti sono in via di approvazione da parte della Commissione Europea per gli aiuti di Stato e ci sarà da aspettare.

La proroga ha cercato di tutelare tutti i lavoratori nelle diverse categorie, ma è bene informarsi sulla propria situazione prima di capire cosa fare e cosa richiedere sfruttando la proroga.

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