WIFI-CERTIFICATO - COVID19 e NUOVA TLC che verrà
Mentre arriva la seconda ondata di COVID-19 e le strutture sanitarie sono in allarme rosso, le corsie di terapia intensiva sono di nuovo piene e molte regioni impongono la mascherina anche per la strada, i manager di rete di TIM amplificano i rischi di contagio dei nostri tecnici di rete e dei nostri clienti.
Stiamo parlando dell’offerta TIM “WIFI GARANTITO” lanciata a Settembre da TIM, in una tempistica perfetta con la ripresa dell’epidemia, si richiede al tecnico di rete TOF di collaudare la soluzione tecnologica in tutta casa e nel suo perimetro pertinenziale e nel caso amplificarne il segnale mediante ripetitori. Così facendo si moltiplicano i tempi di permanenza del collega in casa del cliente e quindi il rischio di contagio.
A fronte dei rischi corsi dai colleghi esiste un ritorno economico? No, il ritorno economico della maggiore esposizione al rischio non c’è. Il ritorno economico è marginale. Allora perché si fa?
Nel nuovo assetto di TLC a cui TIM sta lavorando alacremente tutti gli operatori di telefonia avranno gli stessi diritti e TIM non sarà più l’azienda con Significativo Potere di Mercato (SPM) e potrà utilizzare il personale di delivery, ovvero i TOF, per la vendita di prodotti e servizi senza incorrere nelle multe dell’AGCOM.
Con senso “pratico” e cinico, i manager della rete di TIM stanno aumentando i rischi da esposizione alla pandemia per TOF soltanto per una “esercitazione” in vista dei nuovi assetti giuridici delle TLC.
LO SNATER Chiede di:
- NON GIOCARE A RISICO CON LA PELLE DEI LAVORATORI.
- SOSPENDERE L’ESERCITAZIONE DEL DELIVERY COME FORZA VENDITA SINO A FINE COVID-19
- DI DISTINGUERE L’AZIONE TECNICA TIPICA DEL DELIVERY DA QUELLA COMMERCIALE.
- PREVEDERE COMMISSIONI PER LE ATTIVITA’ DI VENDITA DEL DELIVERY
Segreteria SNATER Regione Lazio